Una gran bella coppia di ministri, quella che il governo schiera nei reparti Esteri&Difesa. Gentiloni e Pinotti non cessano di esporre ragionamenti di raffinata strategia diplomatica e delineano un protagonismo di alto profilo morale per l’intervento italiano nelle regioni devastate dai conflitti più sanguinosi del momento. Forse ricorderete che il nuovo e più intenso contributo italiano alla stabilità, alla pace e alla sicurezza nell’incendio che infuria in Medioriente è cominciato con un accordo bilaterale di “cooperazione militare” con il Qatar. Si prosegue ora, dopo il coraggioso viaggio della ministra Pinotti, con quello per la formazione e l’addestramento militare dei colleghi dell’Arabia Saudita. In questo modo, si potrà dunque finalmente sostenere che la partecipazione italiana al massacro della popolazione yemenita, oscurato da media evidentemente stremati dai resoconti sulla Siria, non si limita più all’enorme traffico legale di armi ma fa un bel salto di qualità con l’addestramento militare “alla pace”
di Mimmo Cortese
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