Chissà se questo è un buon momento per ripensare la scuola come un insieme di comunità di ricerca con al centro la relazione, la scuola come incontro e anche conflitto, la scuola luogo di mille umanità. E adesso? Va bene cimentarsi con l’universo digitale (con spirito critico), ma vale la pena accogliere anche suggerimenti come quelli di Catia Castellani, insegnante d’arte: “Leggete, ascoltate musica (anche Achille Lauro perché no?), leggete poesie, romanzi, scrivete parole belle, sfogliate libri d’arte con lo stupore che si conviene…”
Si sentono troppe parole in questi giorni riferite a noi docenti… “Eccoli lì, in vacanza”! alè che fatica eh? e i ragazzi? a non far niente….”. Mi sale la rogna ma decido di tenerla a bada, fiato sprecato, energie spese inutilmente. Allora penso ai miei ragazzi, a parlare con loro, a rassicurarli e a preparare loro del materiale scolastico. Tranquilli dico, non rimarrete indietro! Si farà tutto e senza ansie. Forse questo potrà essere il momento per capire quanto sia importante la relazione, l’atteggiamento benevolo, il mutuo aiuto. Quanto sia importante la scuola come luogo dell’incontro e dello scambio di vite, di pensieri, di sogni. Importante per loro e anche per noi docenti che senza i nostri ragazzi siamo nulla. Allora si preparano le lezioni in aula virtuale e come ho detto ai miei alunni iniziate pure a sorridere ma questa volta, nonostante la mia totale inadeguatezza (disinteresse) al mezzo vi stupirò!
Però sappiate che queste sono informazioni, materiale che va custodito preziosamente in attesa del nostro futuro incontro e sarà lì che ce la giocheremo. Ciò che deve passare è il legame che ci unisce il desiderio di essere “connessi” ma davvero, sentire che la scuola è il grande luogo della bella relazione, del sano conflitto, luogo dell’incontro, luogo di mille umanità parola per molti poco usata e anzi derisa. Questo deve passare.
Nel frattempo che mi organizzo, leggete, ascoltate musica (anche Achille Lauro perché no?), leggete poesie, romanzi, scrivete parole belle, sfogliate libri d’arte con lo stupore che si conviene. A tra poco.
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Insegnante d’arte in un liceo, allieva di Bruno Munari, Catia Castellani è consulente per la didattica dell’arte contemporanea presso istituzioni, teatri e musei. Conduce laboratori di non-didattica dell’arte contemporanea e di arte-attiva per bambini e bambine di scuole elementari e materne ma anche con detenuti e persone con disabilità. Si occupa anche di formazione per insegnanti. È autrice della testata Benvenuti ovunque
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