«In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, il baratto e lo scambio di beni e servizi senza l’uso di denaro possono realmente essere la soluzione per mettere in circolo risorse inutilizzate» così esordisce Sebastiano Scròfina, trentenne romano e fondatore insieme al coetaneo Leonardo Dario Perna di Dropis.
Dropis, che in islandese significa goccia, è una «start-up» che sfida la crisi, proponendo un sistema di credito virtuale da spendere su piattaforme di consumo collaborativo e di economie alternative.
I nuovi circuiti di baratto e di scambio, virtuali e non (basti pensare alle feste per lo scambio di vestiti, gli swap party, o ai mercatini per il baratto di oggetti che stanno nascendo in tantissime città italiane come racontato da Comune-info) facilitano l’incontro e il contatto diretto tra le persone, tra chi ha capacità produttive ed è sottoccupato e chi ha esigenza di consumo ma non ha molte risorse economiche. «Il baratto asincrono è un modo moderno per superare la crisi – continua Sebastiano Scròfina – e noi abbiamo creato Dropis per facilitarlo. Siamo stati per anni coinvolti nel movimento delle monete locali, perché crediamo che la povertà non sia definita dalla mancanza di denaro, ma dall’incapacità di essere utili agli altri. Quando il denaro manca, si possono usare mezzi alternativi».
Tecnicamente i dropis sono crediti, che non possono essere comprati ma solo guadagnati scambiando beni e servizi con altre persone, su una qualsiasi piattaforma virtuale che li ha introdotti tra le modalità di pagamento.
Al momento i dropis possono essere utilizzati su Sfinz (sfinz.com), una piattaforma in cui si può mettere a disposizione il proprio know-how anche non specializzato, e su Swap Club (swapclub.it), la social community dove scambiare, barattare vestiti e accessori come borse, scarpe, cinture. Sono entrati in questi giorni anche il mercatino on line Balabik (balabik.com); Viaggiare Insieme (viaggiainsieme.it), per la condivisione di passaggi in auto, e Jenuino (jenuino.com), che dalla Maremma avvicina i consumatori ai produttori agricoli.
Ma già altre dieci realtà, tra cui Bedy Casa (Bedycasa.com), piattaforma per l’ospitalità, hanno espresso il loro interesse ad entrare nella rete.
Dropis nasce come credito sul web, ma inaugura le prime piattaforme aderenti con un evento tutt’altro che virtuale.
Sabato 23 e domenica 24 a Roma, dalle 18 alle 22, al The Hub (via Dello Scalo San Lorenzo 67) Dropis farà la sua prima uscita pubblica con una grande festa del baratto e dello scambio in collaborazione con Swap Time e The Hub Roma.
Due giorni in cui convertire vestiti, accessori, oggetti per la casa, libri e dvd… in crediti dropis, che potranno poi essere spesi durante la due giorni romana, su tutte le piattaforme già attive o ai prossimi swap party in programma.
L’ingresso alla festa è gratuito e ci sarà la possibilità di consumare un aperitivo a 5 euro. Un evento quindi per socializzare, comprare lasciando il denaro a casa e incontrare i fondatori del credito della condivisione.
Informazioni sull’evento: tel. 327.8921457 /
Facebook: bit.ly/swaproma
Eventbrite: http://swap-party-dropis.eventbrite.com/
Facebook: www.facebook.com/dropis // Twitter: @sharedropis // Blog: http://dropis.tumblr.com/
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