Si propone di garantire l’accesso a un cibo di qualità, sano e sostenibile alle persone che vivono sulla propria pelle il peso della marginalità ma anche di far crescere la consapevolezza sul legame che può unire il proprio benessere con quello collettivo e quello dell’ambiente. A partire dal 15 dicembre, il nuovo Emporio solidale Slow Social Market diventa un punto di riferimento importante, nel Rione romano dell’Esquilino, per la lotta alle disuguaglianze sociali attraverso una produzione essenziale che rispetta gli ecosistemi e la biodiversità. L’incontro tra i volontari di Nonna Roma e Slow Food Roma, impegnata ad affermare l’universalità del diritto a un’alimentazione sana e gustosa ma rispettosa della Terra e delle condizioni di lavoro di chi produce il cibo, è poi il valore aggiunto di una capacità di fare e progettare insieme che restituisce alla parola solidarietà un significato non astratto e retorico che vive solo nell’armonia tra quel che si pensa e come si vive
In un contesto in cui diseguaglianze e povertà sono drammaticamente crescenti, garantire il diritto a un’alimentazione di qualità e sostenibile per tutte e tutti è un dovere, un’urgenza che sentiamo viva per il benessere della nostra intera collettività e del Pianeta. Quando diciamo “cibo buono, pulito e giusto” dobbiamo sempre premettere “per tutte e tutti”, abbandonare un approccio esclusivo per abbracciare l’inclusività, allontanare il pietismo e l’assistenzialismo per costruire una nuova consapevolezza, da fratelli e sorelle, dove ciascun* ha pari dignità.
Non possiamo permettere che i più poveri debbano ancora accontentarsi degli ‘avanzi’ della tavola dei più ricchi!
E’ per questo che nasce il nuovo Emporio solidale Slow Social Market, che inaugura il 15 dicembre, alle 18:00, nel Rione Esquilino in via Cattaneo 4\C. Un progetto di Nonna Roma e Slow Food Roma, promosso e finanziato dall’Assessorato ai Servizi Sociali del Municipio Roma I e dai fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, che coinvolge una generosa rete di realtà territoriali e donatori, da filiere eque e solidali, anche grazie al sostegno di Polèis- Polo Civico Esquilino, un ecosistema collaborativo che aggrega molte associazioni e organizzazioni del quartiere.
Lo Slow Social Market ha l’obiettivo di garantire l’accesso a un cibo di qualità, sano e sostenibile alle persone in stato di marginalità, accrescendo la consapevolezza sul legame tra il proprio benessere, quello collettivo e quello ambientale. Guarda alla sostenibilità in due modi: sociale perché punta ad abbattere le diseguaglianze a partire da un bene di prima necessità come il cibo; ambientale perché mette a disposizione alimenti di qualità, prodotti secondo criteri che rispettano gli ecosistemi e la biodiversità.
La forza di questo progetto, primo a livello nazionale ed unico nel suo genere, è l’incontro tra il lavoro che Nonna Roma porta avanti attraverso questa pratica in vari territori periferici di Roma e l’azione di Slow Food per affermare l’universalità del diritto a un’alimentazione sana, che sia gustosa e piacevole, rispettosa della Terra che ci ospita e delle condizioni di lavoro di chi quel cibo lo produce, con l’ambizione di costruire un diverso modello sociale ed economico.
Non è un caso che il locale in cui aprirà l’Emporio sia un bene confiscato alla criminalità organizzata che verrà dedicato, insieme agli amici di Libera contro le mafie, a una vittima innocente delle mafie. Così dal 15 dicembre e per sempre, lo stesso locale diventerà un presidio democratico, simbolo di legalità e giustizia, restituito alla collettività attraverso un’azione sociale e solidale.
Insieme, non vediamo l’ora che arrivi il 15 dicembre per rilanciare insieme la determinazione a combattere la povertà alimentare e le diseguaglianze verso la costruzione di una Comunità rigenerata in nome della fratellanza, della solidarietà, della sostenibilità ambientale e dell’antimafia sociale.
Barbara dice
Che grande bellezza Comune ed essere e fare in comune!