Partenza da via Valbondione 109, borgata Labaro, alle ore 8 e arrivo in via Cristoforo Colombo 90: quattro posti disponibili. Da Roma a Bologna, con partenza alle 19. Sono, rispettivamente, una delle «offerte» e una delle «richieste» pubblicate lunedì 23 aprile su carpoolingevai.it, progetto di mobilità sostenibile, promosso dall’associazione Think Green Factory, con il sostegno della Provincia di Roma, il patrocinio del Municipio XI e l’adesione dell’Università Roma Tre.
A differenza di altre città europee, di grandi e piccole dimensioni, nelle quali il servizio di trasporto pubblico locale condiviso, un bene comune che ha bisogno di conversione ecologica, ha già alcuni anni di storia ed è sempre più promosso, a Roma e nel Lazio resta ancora inesistente o ridicolo. Eppure, la domanda dei cittadini cresce, come dimostrano i dati recenti del car sharing, cioè l’utilizzo dell’auto in comune organizzato (si fa per dire) dal Comune di Roma (tel. 06 57003). Soltanto nei giorni scorsi è stata avviata la fase sperimentale del primo servizio di car pooling dell’Agenzia Roma servizi per la mobilità (nata per scissione di ramo d’azienda da Atac Spa), con la creazione di un sito destinato però solo ai dipendenti delle aziende che hanno nominato la figura del «mobility manager». Insomma, mentre il Comune latita o peggio massacra i trasporti pubblici (eliminando fermate dei bus, riducendo il numero degli autobus in circolazione e preparando l’aumento del 50 per cento del prezzo del biglietto), dal basso si diffondono iniziative tutt’altro che velleitarie.
«Car pooling… E vai!» nasce con l’idea di favorire la condivisone delle proprie automobili (private) per gli spostamenti urbani. L’obiettivo è chiaro: ridurre il numero di veicoli in circolazione e quindi il traffico e l’inquinamento ambientale. In realtà, diminuire il numero di auto significa anche favorire il funzionamento del servizio pubblico, ridurre l’inquinamento atmosferico acustico e il tasso di incidenti automobilistici ma anche migliorare la qualità della vita nelle aree urbane sempre più occupate da veicoli a scapito dei pedoni e ciclisti (in grande fermento in vista del 28 aprile). Infine, utilizzare una sola autovettura con più persone a bordo per compiere un medesimo tragitto significa risparmiare (fino al 75 per cento, con 4 passeggeri a bordo) il costo di carburante, parcheggi o pedaggi. Chiaramente si tratta di uno strumento virtuso se viene accompagnato anche da altre misure: come spiega Guido Viale, l’obiettivo resta l’integrazione intermodale tra il servizio di massa (tram, pullman e metro) lungo le linee di forza degli spostamenti urbani e la mobilità dolce o flessibile (bicicletta, car pooling appunto, car sharing e trasporto a domanda, a cominciare dai taxi, su corsie preferenziali).
Registrarsi su carpoolingevai.it è semplice e gratuito. Subito dopo è possibile proporsi come guidatore, passeggero oppure entrambi e attendere di essere contattato da un altro cittadino utente che ha le stesse esigenze in termini di spostamento e orario. Nella fase iniziale, fino a luglio prossimo, il progetto parte in via sperimentale nel Municipio XI attraverso il coinvolgimento di cittadini, associazioni, enti culturali, aziende ma anche istituzioni come l’Università Roma Tre. L’obiettivo è poi di estenderlo in tutti i Municipi di Roma.
«Il Municipio XI ha dato un apporto importante al progetto facendo da tramite tra la nostra associazione – dice Francesca Cencetti, di Think Green Factory – e le aziende e le associazioni che sosterranno l’iniziativa». Think Green Factory lavora su più fronti: la formazione professionale, l’informazione dei cittadini e la pubblicazione di un portale web. Il progetto prevede anche un corso di formazione per diventare, per dirla all’inglese «mobility manager», cioè un esperto nella mobilità: il corso gratuito si svolge dal 9 maggio all’11 giugno per sei lezioni presso la sede della Provincia di Roma Porta Futuro, in via Galvani a Testaccio, ed è rivolto ai dipendenti delle aziende partner del progetto e e giovani disoccupati in possesso di laurea.
Uno degli aspetti più importanti è la partecipazione al progetto dell’Università Roma Tre che, attraverso l’ufficio del Mobility Manager dell’Università, presieduto dall’architetto Stefania Angelelli, ha deciso di utilizzare carpoolingevai.it per creare un gruppo personalizzato con il quale gestire gli spostamenti dei docenti e del personale delle ventotto facoltà. L’università promuove anche una campagna di informazione tra gli studenti e una docenza del corso di formazione «Mobility Manager in RoMe» (a cura di Piero Cappuccini, ingegnere, primo mobility manager della Facoltà ad aver proposto e realizzato il portale di Car Pooling a uso esclusivo degli studenti: carpooling.uniroma3.it).
«Il Car Pooling è un progetto sostenuto dalla Provincia di Roma per diffondere l’idea di una città sostenibile e per favorire il senso di comunità tra i cittadini – dice il vice presidente della Commissione provinciale Ambiente, Gianluca Peciola, consigliere di Sel – Occorre un progetto di mobilità alternativa ed ecologicamente sostenibile per l’Area Metropolitana e per Roma, una città congestionata dal traffico privato e aggredita da una crisi economica senza precedenti. Il car pooling, il potenziamento della mobilità pubblica e la cosiddetta ‘cura del ferro’, sono prospettive sulle quali il governo della città e della Provincia devono investire con maggiore coraggio». «Il car pooling è uno strumento innovativo, creativo e necessario. – aggiunge Andrea Catarci, presidente Municipio XI – Una città come Roma deve infatti scegliere in via strategica di promuovere progetti finalizzati a ridurre il traffico e a facilitare gli spostamenti urbani: «Car pooling… E vai!» è uno di essi».
Intanto, per mettere subito l’iniziativa in rete con il tessuto sociale del Municipio e della città, sono state promosse alcune convenzioni riservate ai chi utilizza il servizio, con alcune organizzazioni ed esercizi commerciali, cioè l’associazione culturale Officine Fotografiche (sconto del 10 per cento sui corsi), l’Ottica di via Odescalchi (sconto del 15% su occhiali da sole/vista/lenti a contatti), il Laboratorio per le arti tessili Made in Testaccio (sconto del 10 % su tutti i prodotti), la Camera Oscura (sconto del 10% sulla tessera associativa), il Centro sportivo Euromar (sconto del 10% su palestra/nuoto).
Se avete parcheggiato, non vi resta che cliccare: carpoolingevai.it.
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria (info [at] editoriadellapace [dot] org) dell’ex mattatoio di Testaccio.
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