Ultimi giorni di un’estate di sangue, tempo di tornare sul cammino già battuto. Magari senza rima né bastone, senza meta né voglia di arrivare, come suggerisce Mahmud Darwish. Le impressioni di un viaggio in settembre
Una vittoria che non si può sprecare
Patrizia CecconiLa Palestina festeggia. Ora si esprima la Corte penale internazionale
Dormi sepolto in un campo di akub
Patrizia CecconiIl cardo selvatico tra storia, leggenda e culture popolari
Marzabotto e la Striscia di Gaza
Patrizia CecconiBenjamin Netanyahu ha detto che deve “finire il lavoro”. Non possiamo non temere che il possibile “ritorno a casa” dei carri armati israeliani lasci nuove scie sanguinose. Una rilettura critica dei giorni del massacro
Ammazzare bambini sulla spiaggia di Gaza
Patrizia CecconiErano appena passate le quattro del pomeriggio di mercoledì 16 luglio, quando Ahed, Zakariya, Mohammad e Ismail Bakr, fratelli e cugini della stessa famiglia Bakr, compresi fra i nove e […]
Il rosso antico
Patrizia CecconiFIORI DI PALESTINA. Perfino nei terreni più poveri e rocciosi della Sicilia, negli anni Cinquanta, la raccolta e il commercio del sommacco erano fiorenti. La concorrenza delle tinture chimiche l’ha cancellato, oggi è un’erbaccia da estirpare
La stella che volle restare sulla terra
Patrizia CecconiFIORI DI PALESTINA. Il giglio di campo, o stella di Betlemme, è un fiore spontaneo e luminoso. Secondo il dottor Bach, padre della floriterapia, è indicato per chi soffre di grande infelicità perché rimuove i traumi e rimargina le ferite del corpo e dell’anima