“Il gioco del bambino non ha pause, né vacanze, è un bisogno continuo di fare, conoscere, capire, creare. È un lavoro felice che stimola l’apprendimento, l’organizzazione del pensiero, la socialità”. Parola di un maestro
Il nuovo anno scolastico
Luciana BertinatoQualsiasi tentativo di cambiare la scuola deve partire dai bambini
Abbiamo un’idea. Maestra, ci stai?
Luciana BertinatoMettiamocelo in testa, da soli, a sette anni, i bambini sono in grado di formulare un progetto di scuola attiva, naturale, partecipata, organizzando spazi, tempi e strumenti. Una capacità che, nella complessità del mondo in cui viviamo, si chiama resilienza
Che bella la scuola senza banchi
Luciana BertinatoIn cammino a passo lento tra contrade, boschi, formaggi
Ci vorrebbe un orto in ogni scuola
Luciana BertinatoRealizzare nel cortile di una scuola un orto biologico, dove i ragazzini possono unire i saperi scientifici, storici e geografici al lavoro manuale, vuol dire tornare a usare le mani per scoprire il mondo. Imparare facendo
Mamma, papà e nonni
Luciana BertinatoLeggere un libro con i bambini vuol dire condividere pensieri ed emozioni
Lettera di una maestra ai suoi alunni, a proposito di Mario Lodi
Luciana BertinatoUna maestra amica di Mario Lodi, parla così del maestro appena scomparso ai bambini della sua classe
Diari collettivi, finestre sul mondo
Luciana BertinatoLe pareti delle aule possono raccontare il punto di vista dei bambini
Come parlare del tema della guerra
Luciana BertinatoIn classe la testimonianza è il modo migliore per affrontare temi difficili
L’abbraccio e la regola
Luciana BertinatoCi sono educatori, genitori, insegnanti che hanno paura dei conflitti, altri che spingono i ragazzini alla competizione nello studio e nello sport. E chi non trova il tempo per giocare e oziare con i bambini. Il cambiamento? Fare della cooperazione pensiero e azione di vita