Per resistere non basta sopportare. Bisogna costruire qualcosa di nuovo
Imparare ad imparare
Gustavo EstevaNon si tratta di imparare qualcosa sul mondo ma dal mondo. Nel primo corso sulla libertà secondo gli zapatisti, si può cominciare insieme a chi sta facendo un mondo nuovo. Bisogna reimparare ad apprendere, a guardare, ad ascoltare. Ci vuole un cuore aperto
Sfuggire alle masse
Gustavo EstevaQuello delle masse è un concetto ecclesiastico e borghese. L’organizzazione è affidata ad agenti esterni che danno loro forma e le fanno dipendere dai leader che le guidano. Le persone che le compongono si riducono alle loro configurazioni
Fantasmi e mormorii
Gustavo EstevaL’esperienza recente insegna che nemmeno il rovesciamento di governi dittatoriali, com’è avvenuto in Egitto (foto) e Tunisia, provoca esiti straordinari. Non importa chi favoriscono le crisi politiche. Ciò che conta è l’inizio di qualcosa di nuovo
La via molto diversa dei contadini
Gustavo EstevaMentre i media di tutto il mondo ci annoiavano con i minuziosi dettagli dell’ennesimo inutile G-8, a Jakarta si teneva la VI conferenza internazionale della più grande organizzazione contadina della storia moderna. Ne avete sentito parlare?
I percorsi misteriosi delle speranze
Gustavo EstevaLa nostra stessa sopravvivenza dipende dalla speranza. Nel momento in cui un numero sempre maggiore di persone decide di ribellarsi all’intollerabile, la speranza diventa una grande forza sociale. Una forza un po’ misteriosa e quasi sempre sorprendente.
Fra zombi e vampiri
Gustavo EstevaIl capitalismo non sta bene e a pagare sono le persone comuni. Ma considerando la sua capacità di resurrezione occorre indagare se la sua natura parassitaria, che si alimenta di altri organismi vivi, non potrebbe essere oggi causa della sua estinzione
Camminando tra mezzi e fini
Gustavo EstevaI movimenti hanno bisogno di essere rappresentati in un disegno complessivo? No
La resistenza della società degli usi
Gustavo EstevaOggi milioni di persone senza aver letto Ivan Illich, studioso di Marx, praticano il cambiamento da lui e da altri immaginato: costruire oggetti utili aldilà del valore di scambio. Costruire e scambiare beni e non merci. Le buone ragioni per recuperare il pensiero di Illich
No. Basta
Gustavo EstevaLa Val di Susa vista con gli occhi di uno scrittore vicino al movimento indigeno del Chiapas: si respira un’aria zapatista. Il loro «Ya-Basta!» nasce dalla necessità di fermare la locomotiva impazzita del progresso, adesso è diventato la capacità di vivere in un altro modo