di Gianni Rodari “Su un marciapiede in mezzo alla città ho trovato un pensiero pieno di serenità. Mi è balenato in testa come una festa, come un raggio di sole dopo la tempesta. Ho pensato che un giorno, allo scoccar del mezzogiorno non ci sarà una casa senza un pane profumato sulla tovaglia bianca di […]
L’anno nuovo e l’orecchio acerbo
Gianni RodariForse per indovinare i colori che inizia a spargere il 2016 servirebbe un orecchio acerbo che può sentire la voce delle nuvole, dei sassi e dei ruscelli. Niente è più bello che leggere il futuro nelle filastrocche
Promemoria
Gianni RodariCi sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola, a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per non sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, […]
Se io facessi il fornaio
Gianni RodariS’io facessi il fornaio vorrei cuocere un pane così grande da sfamare tutta, tutta la gente che non ha da mangiare. Un pane più grande del sole, dorato, profumato come le viole. Un pane così verrebbero a mangiarlo dall’India e dal Chilì i poveri, i bambini, i vecchietti e gli uccellini. Sarà […]
Primavera
Gianni Rodaridi Gianni Rodari Conosco una città dove la primavera arriva e se ne va senza trovare un albero da rinverdire, un ramo da far fiorire di rosa o di lillà: Per quelle strade murate come prigioni la poveretta s’aggira con le migliori intenzioni: appende un po’ di verde ai fili dei tram, ai lampioni, sparge […]
La guerra delle campane
Gianni RodariC’era una volta una guerra, una grande e terribile guerra, che faceva morire molti soldati da una parte e dall’altra. Noi stavamo di qua e i nostri nemici stavano di là, e ci sparavano addosso giorno e notte, ma la guerra era tanto lunga che a un certo punto ci venne a mancare il bronzo […]