Da un progetto di scuola aperta e partecipata arriva questa intervista a Paolo Moscogiuri, architetto, da sempre attento al tema delle barriere architettoniche
Il patrimonio del territorio
aa.vv.Riscoprire il patrimonio immateriale della scuola fatto di storie e ricordi
L’officina dei pc
aa.vv.Per ragionare di rifiuti elettronici e di riuso del pc, i ragazzi delle terze medie della Fratelli Bandiera di Roma – scuola aperta – hanno intervistato la coop Reware
Così proprio non va
aa.vv.Il ministero dell’istruzione ha stabilito i criteri per la gestione delle risorse e delle azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica e delle povertà educative. In una lettera aperta al ministro Bianchi, il Gruppo di lavoro nominato in marzo dal Miur proprio per elaborare le indicazioni di contrasto della dispersione scolastica, prende le distanze dalle scelte del Miur
Il Primo Maggio nel cortile del liceo
aa.vv.Non oppressione ma passione: musica e parole per il Primo Maggio promosso dagli studenti e dalle studentesse del Liceo Einstein di Torino
Fare, riflettere e documentare
aa.vv.In questa intervista realizzata dai ragazzi e le ragazze di tre prime medie dell’I.C. Fratelli Bandiera di Roma, Luciana Bertinato, insegnante e collaboratrice di Mario Lodi, racconta com’è nato il libro “Una scuola felice” e ragiona su concetti di straordinaria attualità: cooperazione, gestione del confitto, educazione alla pace
Una scuola aperta e diffusa
aa.vv.Abbiamo bisogno che la scuola apra i suoi spazi al territorio, diventi un luogo nel quale continuare a stare anche dopo che sono finite le lezioni. Che sia un luogo accogliente e amico del territorio, un luogo di iniziative, di relazioni sociali, di approfondimenti culturali oltre l’orario scolastico. Ma abbiamo anche bisogno di territori che offrano i loro spazi come aule polivalenti alla scuola, organizzando e strutturando opportunità di apprendimento anche originali. Di certo nessuna legge cambierà la scuola e la nostra idea di apprendimento: dobbiamo creare a tutti i livelli le condizioni perché a cambiarle siano prima di tutto studenti e insegnanti
Noi insegnanti russi, contro la guerra
aa.vv.Un gruppo di insegnanti russi ha lanciato un appello contro la guerra. Malgrado le minacce ricevute sono andati avanti: l’appello sta raccogliendo migliaia di firme e adesioni anche da altri paesi. Il rifiuto della cultura politica della guerra ha bisogno di insegnanti, studenti, genitori, realtà sociali: si tratta di aprire la scuola in tanti modi diversi e verso tanti orizzonti differenti. Si tratta di creare ogni giorno un territorio educativo di pace chiamato mondo
Questa scuola è un bene comune
aa.vv.Riconoscere e praticare la scuola come “bene comune” urbano
L’educazione ha bisogno di Caos
aa.vv.Occhi e spazi. Il sogno comunitario del trekking urbano romano