Le rimesse che dall’Italia partono verso i paesi di origine dei migranti nel 2011 hanno toccato quota 7,4 miliardi di euro. L’aumento rispetto al 2010 è del 12,5%, raggiungendo un ammontare complessivo che equivale allo 0,47% del Pil nazionale. Mediamente ogni straniero invia poco più di 1.600 euro all’anno, cifra in aumento rispetto ai 1.552 euro del 2010. sono i dati diffusi oggi dalla Fondazione Leone Moressa di Mestre, che ha analizzato i flussi monetari transitati per i canali di intermediazione regolare.
L’Asia è il maggiore beneficiario, con quasi 4 miliardi di euro (52% di tutti i flussi monetari) ed è anche l’area in cui le rimesse hanno subito la crescita maggiore: più 23,4% dal 2010. Un altro 24,4% resta nei confini europei (più 1,6%), il 12,1% vola nelle Americhe (più 5,2) e l’11,5% in Africa (più 3,1%). Nella classifica dei paesi è la Cina a concentrare il maggior volume con 2,5 miliardi di euro (più 39,7%).
In sostanza, ciascun cinese dall’Italia invia poco più di 12mila euro, sostenendo 3,9 connazionali in patria per un totale di oltre 800 mila persone. Seguono Romania (894 milioni), Filippine (601 milioni, che pure subisce in calo del 19,1%) e Marocco (299 milioni, più 5,8%). La provincia da cui parte il maggior volume di rimesse è Roma, che da sola assomma 2 miliardi di euro. Seguono a Milano, Napoli e Prato.
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