Parma Accoglie #Sguardi Resistenti è l’esito di due workshop di fotografia – promossi da Ciac (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione internazionale, da anni straordinario luogo di sperimentazione di accoglienza diffusa) – realizzati in collaborazione con i fotografi Rosy Sinicropi e Giulio Di Meo che hanno coinvolto rifugiati e giovani italiani con l’obiettivo di sperimentare tecniche di narrazione e introspezione attraverso la fotografia.
Il primo è stato il laboratorio di Self-portrait experience, in cui l’autoritratto e il selfie sono diventati un mezzo per scatenare il processo creativo a partire dall’interiorità e trasformare le emozioni in arte. Il secondo, il laboratorio di Fotografia sociale, nel quale invece l’immagine fotografica è stata proposta come strumento di ricerca, reportistica e narrazione dell’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati nella città di Parma.
I due laboratori, come spiegano i due fotografi, si ponevano obiettivi e metodologie di lavoro molto diversi e per questo non è stato facile trovare un filo rosso che unisse le storie e desse vita a una narrazione il più possibile coesa. “Abbiamo allora deciso di coinvolgere gli autori stessi delle fotografie e altre persone tra rifugiati accolti e volontari, in un laboratorio che ci aiutasse a ‘leggere’ le immagini per coglierne il messaggio. Ci siamo resi conto, durante quello che è stato un processo maieutico reso ancor più complesso dalle differenze linguistiche, che quel filo rosso è la resistenza, una resistenza salda nelle radici famigliari e nutrita di ricordi e desideri in cui ognuno di noi può rispecchiarsi, nonostante la molteplicità di sguardi…”. Da qui il titolo della mostra Parma Accoglie#Sguardi Resistenti.
Cristina dice
Buongiorno.
Magari è possibile avere a disposizione la mostra da esporre nella nostra bottega equo solidale Albatros di Domodossola?
Grazie
CIAC Onlus dice
Buongiorno Alice,
la invito a contattarci per capire se si riesce ad organizzare.
Grazie