Ci sono donazione di libri d’epoca sul colonialismo italiano, una scuola di lingua italiana per donne straniere, incontri web con storici, alcune ricerche collettive dietro la nascita di un’imprevista biblioteca antirazzista, in un pezzo della periferia romana. Un laboratorio di idee che nutre l’ambizione di farsi Centro di documentazione e formazione permanente aperto al quartiere, alle scuole e alla società civile. Benvenuta Carminella

La Biblioteca antirazzista di Carminella è nata a Roma lo scorso anno quando, in piena pandemia, reagimmo immediatamente resistendo, continuando a pensare e realizzare progetti. Parlo di quei bei progetti che danno senso e significato al vivere quotidiano, alla relazione con gli altri e che si intrecciano al procedere di una società civile sempre più ricca e multiculturale. Il caso volle che, proprio in piena pandemia, trovammo il nuovo spazio per la sede operativa di Carminella, nella quale poter continuare la Scuola di lingua italiana per donne straniere e le nostre attività. Fu così che, nel mese di settembre 2020, inaugurammo “Stonella” al Quadraro – un progetto di Stonehead circolo Arci e Carminella Aps – in un territorio a sud est della periferia romana.

In uno di quei giorni silenziosi, dove tutto sembrava essersi tragicamente fermato, decidemmo così di aprire i numerosi scatoloni chiusi da tempo e fermi lì, a preservare libri d’epoca sul colonialismo italiano generosamente donatici tempo addietro dalla Biblioteca della Fondazione Basso. Fu immersione profonda nella storia. Nella nostra storia: quella del colonialismo italiano, che ha attraversato poco meno di un secolo, dalla metà dell’Ottocento al 1960, riguardando in particolare i Paesi del Corno d’Africa e la Libia. Una vicenda storica che è ancora oggetto di una rimozione corrosiva della memoria.
Spietato e senza scrupoli come ogni dominio coloniale, anche quello italiano generò violenze su donne e bambini, soprusi e genocidi. Il colonialismo europeo di fine Ottocento, poggiando su una idea di naturale disuguaglianza degli uomini, anticipò l’aberrante ideologia nazifascista, figlia di quella violenta pulsione di annullamento agita nei confronti di altri esseri umani.

E mentre il Covid avanzava noi, chiusi in casa, studiavamo. E più leggevamo, più seguivamo incontri storici on-line e più ci rendevamo conto che, nel nostro piccolo, avremmo potuto e dovuto restituire qualcosa di molto grosso a tanti di noi. Una storia e una ricerca. Un lavoro collettivo work in progress. Ora lo spazio c’era. E nel mese di ottobre 2020 iniziammo i lavori per la realizzazione di una Biblioteca antirazzista (http://www.carminella.it/attivita/biblioteca-antirazzista.html).

Una biblioteca che nel tempo si è arricchita – grazie alle generose donazioni da parte di scrittrici, scrittori e case editrici, che continuano ad arrivare – di saggi critici di storia ed antropologia, di romanzi, raccolte di poesie, testimonianze e ricerche storico/politiche contemporanee che raccontano le migrazioni, il lento evolversi di processi di schiavitù e disumanizzazione così come le lotte per l’autodeterminazione dei popoli. Storie di realizzazione e resistenza e non soltanto di sconfitta. Percorsi di riappropriazione dei valori fondanti lo stato di diritto e non soltanto storie di violazione dei diritti umani.
Un laboratorio di idee che nutre l’ambizione di farsi Centro di documentazione e formazione permanente aperto al quartiere, alle scuole e alla società civile. Un pensiero nuovo che incuneandosi all’interno di un processo culturale mondiale in atto, vuole contribuire a costruire un’altra narrazione ed una nuova responsabilità collettiva. Un processo culturale mondiale che, come tale, richiede la partecipazione attiva e democratica di tutti noi – autoctoni e non – accompagnati dalla forte esigenza di ri-definire una sintesi culturale inedita. Noi-Tutti-Insieme intenti a scrivere un’altra Storia.
Clara Santini, vice presidente Carminella Aps, è docente di lingua italiana L2, mediatrice culturale e attivista per i diritti umani.
Bellissima iniziativa. Complimenti