A veglia è un festival, ispirato alla tradizione contadina, in cui il pubblico partecipa agli spettacoli col baratto, portando in dono alle compagnie autoproduzioni e prodotti agricoli e artigianali del territorio. A veglia è un modo di vivere il teatro prima di tutto come evento comunitario e non d’elite. A veglia si svolge in questi giorni nei cortili, nei giardini, nelle piazze, nella case di Manciano, in Maremma. Qui non hanno aspettato le ricette sul risparmio energetico imposte improvvisamente dall’alto, da molti anni A veglia si svolge senza luci teatrali e senza fonica: bastano le luci di casa e i lampioni del paese. Il tema dell’edizione 2022 è “Meravigliosa rinascita” per riconoscere e mettere in discussione insieme le molte prigioni che abitiamo ogni giorno. Ci vediamo a Manciano: portate la sedia

C’era una volta un paesino in Maremma in cui il teatro era itinerante nei cortili, nelle case, nei poderi; in occasione della vendemmia, o della trebbiatura, passavano i cantori a raccontare storie e così molti abitanti si ritrovarono nomi altisonanti che erano quelli dei personaggi della Gerusalemme Liberata, o di altri poemi epici e narrazioni. A raccontarlo è Elena Guerrini, direttrice artistica da sedici anni del Festival A veglia, teatro del baratto, promosso a Manciano.
A veglia è un festival, ispirato alla tradizione contadina, in cui il pubblico partecipa agli spettacoli col baratto, invece che con il classico biglietto, portando in dono alle compagnie autoproduzioni e prodotti agricoli e artigianali del territorio. Anticamente infatti a fine spettacolo il pubblico del paese offriva agli attori il “tascapane”, un po’ di buon cibo e vino. Il teatro era vissuto come un evento comunitario e non d’elite; il Festival a veglia nasce proprio per riavvicinare il teatro al pubblico, riscoprirne il valore antico.
Oggi il Festival ha un suo pubblico di affezionati spettatori che ogni anno partecipa con grande entusiasmo e accoglie nei giardini e nei cortili delle proprie case gli eventi. Il festival è recensito anche dalla guida di Oliviero Ponte di Pino e Giulia Alonzo: “In giro per festival. Guida nomade agli eventi culturali. Festival di pensiero, letteratura, musica, teatro, cinema e arte in Italia” che parla di 350 festival imperdibili in Italia. Anche quest’anno a Veglia riceve il contributo del Comune di Manciano e di sponsor privati (alcuni anche a baratto, certi ristoranti preparano una teglia di lasagne e donano vino, il caseificio dona dei formaggi, i benzinai regalano buoni benzina, etc). Il festival si svolgerà in spazi pubblici e privati di Manciano (le Stanze) e Poderi di Montemerano (cortili delle case e scuolina dei Poderi). È un festival sostenibile anche da un punto di vista energetico: senza luci teatrali e senza fonica, si utilizzano le luci di casa o i lampioni del paese.
Manciano per tre giorni si trasforma in uno spazio scenico itinerante nel quale gli spettatori si immergono nell’atmosfera del borgo, vengono accolti nelle case degli abitanti, creano un rapporto diretto con gli artisti. Il tema di questa edizione è “Magnifica rinascita”: “È giunto il momento di rinascere in modo meraviglioso, rialzarsi e ripartire con entusiasmo uscendo dalle nostre ‘prigioni’ – dice Elena –, incontrarci di nuovo, riprenderci gli spazi collettivi, ricominciare a sedersi con le sedie portate da casa per metterci in connessione profonda con noi stessi e con gli altri, per creare un senso di comunità e intimità attraverso il teatro. Musica, pensieri, visioni, per rinascere insieme, con ricette per la felicità, spettacoli di circo, narrazione, teatro ragazzi. Un festival di gesti, di parole che quest’anno si apre anche ad altre contaminazioni ed esperienze olistiche, perché la rinascita sia totale, a partire dal benessere profondo, per favorire la consapevolezza del valore che insieme creiamo attraverso il rito collettivo. Un weekend non solo di spettacoli, dunque, ma anche di cinema indipendente, canti medicina, presentazioni di libri, bagni sonori, pranzi comunitari, mercatino del dono, danze medicina, laboratori di teatro e scrittura creativa, per nutrirci di benessere, arte, creatività, per contagiare entusiasmo e diffondere semi di cambiamento”.
Di seguito il programma completo del festival (la direzione organizzativa è di Giulia Giordano) diviso per giorni.
Venerdì 16:

Sabato 17:

Domenica 18:


Una delle iniziative piú belle di cui abbia mai sentito parlare. Spero di poter venire