• Chi siamo
  • Contatti
  • Newsletter
Feed Rss
Comune-info logo
  • Home
  • Migranti
  • Clima
  • Guerra
  • Autogestione
  • Decrescita
  • Scuola
  • Territorio
  • Terrorismo
  • Movimenti
  • Roma
  • Conversione ecologica
  • Rivoluzione
  • Camminare
  • Patriarcato
  • Gas
  • Agricoltura
  • Orti
  • Multinazionali
  • Bici

“Scienza” o ricerca scientifica?

Guido Viale | 24 Gennaio 2019 | 5 Commenti

Print Friendly, PDF & Email

Foto di Louis Reed (fonte Unsplash)

 

di Guido Viale

Tre soubrette del pensiero, Matteo Renzi, Beppe Grillo e Roberto Burioni, hanno firmato un “patto per la scienza”, invitando tutte le forze politiche a sottoscriverlo; un “patto” è un documento vincolante il cui nome viene dal latino pax, pace. I tre invitano la politica non solo a far pace con la “scienza”, ma anche a muover guerra agli “pseudoscienziati”: quelli che “con affermazioni non dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti dei presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica”. Dunque, l’obiettivo di questo patto sembra soprattutto quello di mettere al bando – “non tollerare” – come già è stato fatto, alcune categorie di professionisti in campo medico: forse tutti quelli che praticano medicine alternative, assimilandoli, senza alcuna verifica, alla “stregoneria”; ma soprattutto quelli che contestano l’obbligatorietà dei vaccini di cui il prof Burioni – questo Zichichi della medicina – è diventato il paladino nazionale, vendendola come incontestabile verità scientifica.

Alcuni scienziati-divulgatori, di cui Burioni e la senatrice Cattaneo sono oggi i principali esponenti in Italia, amano presentare la scienza come una “cosa” unica, rinchiusa in un recinto a cui possono accedere solo gli addetti ai lavori (“la scienza non è democratica” ribadisce Burioni), che si legittima attraverso, e solo attraverso, il suo metodo, anch’esso presentato come unico. Che cosa ci sia però in comune tra, per esempio, un matematico che sviluppa un teorema nella sua testa, e poi trascrive i suoi pensieri su un pezzo di carta con la matita, per poi riversarli in un computer in forma più elaborata, e vedersi stampato su una rivista l’articolo, se supera la peer review, da un lato, e, dall’altro,  il direttore di un acceleratore di particelle costato centinaia di miliardi e servito da migliaia di scienziati e di tecnici, finalizzato a scoprire che cosa sarebbe successo un miliardesimo di secondo dopo il big bang, richiederebbe forse, vista la diversità dei rispettivi “laboratori”, un’analisi più approfondita. Anche se i risultati acquisiti da entrambi possono avere importanti ricadute tecnologiche e, nel secondo caso, trattandosi di una “grande opera”, anche rilevanti impatti economici sui fornitori di quell’apparecchiatura. Il “metodo scientifico” di chi continua a parlare di “scienza” in generale sarebbe ciononostante unico in quanto fondato comunque su due pilastri: l’esperimento, che isola un fenomeno o un processo da tutto quello che gli può succedere intorno, per analizzane il comportamento; e la falsificabilità: cioè il fatto che un diverso esperimento possa contraddire le conclusioni ricavate da quello precedente. Resta però aperta la possibilità che in mancanza di un approccio olistico, proprio l’isolamento che esclude, o cerca di escludere, il mondo esterno dal campo dell’esperimento finisca per fornire un’immagine della realtà falsata o comunque parziale. Per questo la “falsificazione” di un risultato, o della teoria che su di esso si fonda, che è ciò che fa progredire la conoscenza, spesso non nasce nel recinto chiuso della “scienza”; specie quando una “comunità scientifica” autoreferenziale si erge a guardiana della sua purezza e della propria intangibilità; bensì dalle brecce di quel recinto che lasciano filtrare qualcosa del mondo reale che la “scienza” aveva escluso dal suo ambito. In altri termini la scienza e i suoi metodi non possono pretendere di essere al di fuori e al di sopra della storia, come fanno la religione o il dogma; sono realtà storiche, che si sono sviluppate riflettendo e “internalizzando” le strutture sociali in cui le pratiche della ricerca scientifica si sono trovate di volta in volta inserite; oppure, e questa è il riscontro della loro storicità, contestando le une per cambiare le altre. O viceversa.

Queste cose – va ricordato a chi continua a trattare il ’68 come un movimento “senza cultura” – erano perfettamente note alla “cultura” del  Sessantotto; anzi, erano in gran parte la sostanza di quella cultura, il suo risultato più importante; quello che ha contribuito a delegittimare l’edificio dei saperi cristallizzati nella organizzazione dell’Università e della ricerca; e con esso le gerarchie sociali e l’organizzazione del lavoro che quei saperi a loro volta legittimavano: spianando la strada a una vigorosa contestazione dell’ordine esistente, a partire dalla fabbrica, che era allora il cuore di tutta l’organizzazione sociale. Quella cultura aveva allora trovato casa innanzitutto nelle università occupate di quasi tutti i paesi del mondo; e in Italia un’importante sintesi, ma certo non l’unica, nel libro L’ape e l’architetto di Marcello Cini: uno scienziato.

Ed ecco il punto: non entro nel merito – non ne ho le competenze – delle numerose ricerche che contraddicono le certezze del prof Burioni sui vaccini, o di quelle che contraddicono le certezze della senatrice Cattaneo sugli Ogm. Ma se centocinquanta pediatri o medici di base, che hanno seguito i loro pazienti per molti anni di seguito – senza circoscrivere le loro competenze ai risultati di una prova di laboratorio fatta da chi i vaccini li produce – arrivano a sostenere che i soggetti non vaccinati presentano in genere una salute più solida di quelli vaccinati e una maggiore resistenza alle infezioni, bè; allora anche solo per questo, e a prescindere da tutto il resto, una verifica rigorosa di queste loro affermazioni, non affidata solo alle loro percezioni soggettive, ma neanche solo agli interessi di big pharma, andrebbe messa in campo. Invece di stringere “patti” per costringerli al silenzio o cacciarli dall’ordine. O no?

Tags:medicina, Multinazionali, pensiero critico, salute, scienza, vaccini

Print Friendly, PDF & Email

Iscriviti e seguici

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere gli aggiornamenti.

Articoli correlati

  • Ogni sabato, dieci funerali
  • Sostenibilità, equità, solidarietà. Un appello
  • Il cammino del guerriero
  • Se Amazon non è invincibile
  • Complici
← La memoria perduta. Contro l’orrore
Cara, il successo ti ha cambiato →

5 Risposte a ““Scienza” o ricerca scientifica?”

  1. Rispondi
    hans drager
    25 Gennaio 2019 at 09:56 #

    “La Scienza: nei suoi effetti è la vergogna e l’infamia di Auschwitz, Hiroshima, e gli scarti della scienza si stanno già accumulando nello spazio (satelliti, ecc.).

    Che si tratti solamente dell’uso sbagliato della scienza? Neanche per sogno. Il progresso tecnologico, le comodità per le “masse”, il benestare, le conquiste mediche, e in cambio di ciò il prezzo; egli stesso, il prezzo, i prezzi, tanto quelli alti quanto quelli bassi, tutti i prezzi, il prezzo, anche come valore persino come sacro santissimo HEIL [AllerHEILigstes HEIL, il sacro santissimo SALUS di tutti e dappertutto, cf. “Heil Hitler!”], come SSalute [GeSSundheit], precisamente questo cervellotico tanto bestiale quanto nazistupido […], noto quanto basta per far vomitare, e non soltanto da queste parti,-: sacrifici umani, dai tempi dei primissimi a quelli dei ultimi medici sacerdoti. Fu esso davvero solamente pre-scientifico, persino pre-empirico, il sacrificio umano, il prezzo più alto per il presunto ap-prezzamento degli Dei? Da allora le azioni di sterminio in massa sono continuamente in aumento, tanto nei tempi di guerra quanto nei tempi di pace (dal 1945 non è stata pace per più di 3 settimane insieme!), indicano il contrario, cioè indicano il progresso scientifico. Programmate ed eseguite dalle rispettive classi medici, la malattia ne è il pretesto, e la giustificazione a cui si tenta di ricorrere a posteriori, ogni qualvolta. Ecco dunque il prezzo del – di quale (?) – progresso, soprattutto da quando anche Voi, cari lettori di questo testo, portate sicuramente qualcosa di “ammalato” nella Vostra “predisposizione genetica”, sì, proprio Voi stessi, e tutti Voi altri.

    Nei suoi fondamenti la scienza è ciò che da sempre ha convertito noi stessi in delle merci da scarto e gli mercanzie di scambio (denaro, credito) in idoli. Investigazione nelle basi scientifiche? Uno scherzo idiota. La scienza ha abdicato da molto tempo. Tuttavia, invece di dimettersi sta progettando se stessa sempre di più sul primo piano (commercio con dei banchi di organi, genetica = genocidio genetico). Tutti noi veniamo inoculati da millenni con tutto ciò come Logica (Logo! = Vale = o.k. = d’accordo!). Ci siamo adattati a questa idiozia micidiale in modo tale che per noi scienziati e umanisti, vuol dire scienziati umanisti e scienziati naturali, anche come “minorati” corporali o mentali, “meno abbienti” o “inferiori” a causa della povertà o di che cosa sempre sia, in breve: per noi “idioti”, “idioti storpi”, e sia soltanto come “debolomatici” [Schwachmatiker], questa logica è diventata il garante, il fondamento (un’altra “ricerca nelle basi scientifiche”!) del nostro orgoglio, della nostra filantropia (umanità).”

    Che fare?

    Offendete con malattia coloro che ci offendono [Kraenkt die Kraenker]. Come potrete altrimenti prendere distanza, cambiare le cose e cambiare voi stessi, se non con e nell’azione?!

    Il Fronte di Pazienti lo pratica oramai da decenni nella patopratica di confronto. Anche contro la didattura imposta su scala mondiale dalla classe medica internazionale con le vaccinazioni coatte (“terrorismo terapeutico”). Contro la guerra iatrobiontica, o la “guerra sanitaria”, come lo hanno chiamato in qualche rivista gia anni fa a proposito della “guerra umanitaria” (cf. ‘bush wars’). Vedi il sito internet del Collettivo Socialista di Pazienti / Fronte di Pazienti – SPK/PF(H): http://www.spkpfh.de

  2. Rispondi
    Marco Casaioli
    29 Gennaio 2019 at 10:59 #

    Purtroppo sono proprio le derive ben rappresentate dallo scritto del sig. Drager, che ascrive al pensiero razionale in quanto tale tutte le malefatte (a volte vere, a volte presunte) derivanti dall’essere la ricerca scientifica parte di un sistema di potere (nella fattispecie capitalistico, ma non necessariamente) in quanto parte della società, sono proprio tali posizioni che oggi dilagano a macchia d’olio a rendere necessari i Burioni, con tutta la loro arroganza e rozzezza semplificatrice.

    Se si è a favore della scienza, della ricerca scientifica, del pensiero razionale o come lo si voglia chiamare e si contestano le conclusioni di Burioni sui vaccini o quelli della Cattaneo sugli OGM bisogna smentirli alla lavagna o sul campo. Personalmente sono d’accordo con Burioni e non con la Cattaneo, ma qui non si tratta di essere d’accordo. L’uomo di Neandhertall era un bruto e non già un essere simile a noi che parlava e seppelliva i morti? Non è questione di opinione. Si può superare la velocità della luce? Possono i vaccini causare l’autismo? Le risposte a queste tre domande (tre no) sono emerse nel tempo e possono sempre essere messe in discussione da ricerche valide. Non basta truccare un gorilla da uomo di Neanderthal o scrivere un buon romanzo di fantascienza.
    Quando gli antivaccinisti usciranno dalla categoria degli ufologi e dei sostenitori del complotto delle scie chimiche, con cui condividono la metodologia e le argomentazioni, se ne potrà parlare. E se esce fuori qualche indizio serio di nocività dei vaccini, sarò il primo a fare ammenda.

    Il problema è che ci sono in giro milioni di nostalgici dei bei tempi andati, quando bastava ascoltare la predica del prete per dare credito a qualunque frescaccia, perché uscita dalla bocca di quel sant’uomo che tanto santo poi non era. Qualunque zozzeria compiuta in nome della scienza (e in realtà del potere e del profitto) non può cancellare questo dato.
    Non ci vuol molto a distinguere un astrologo da un astronomo. Perché allora è così difficile distinguere l’agricoltura biologica dall’agricoltura biodinamica, o l’agopuntura dai fiori di Bach, per parlare di medicine alternative? Dare credito alle evidenti castronerie non aiuta la scienza ad aprirsi alla società. Ci sono tanti medici che tengono aperta la porta all’omeopatia, dimostrando grande apertura mentale, visto che i fondamenti scientifici di tale disciplina sono a dir poco discutibili. Però si mantengono fedeli al pensiero razionale (vogliamo dire alla loro idea, storicamente determinata, di pensiero razionale) e non per questo accetterebbero qualunque stronzata confezionata come medicina alternativa.

    Quanto al sor Beppe deve solo vergognarsi. Come colui che, dopo aver sguinzagliato figli e figliastri a dar fuoco a mezza città, fa domanda per entrare nel corpo dei pompieri. I post sul suo blog sulle scie chimiche, vera arma di distrazione di massa rispetto a ben più serie forme di dominio “imperiale”, non me li scordo e non se li scorda nessuno.

    Insomma, più Cini e meno Burioni mi sta anche bene. Ma finchè la “causa” è in mano ai ciarlatani di ogni risma, tocca tenerci i Burioni, e mi dispiace.

  3. Rispondi
    hans drager
    30 Gennaio 2019 at 14:59 #

    Ai giorni di oggi le dichiarazioni die medici hanno lo stesso significato delle dettature della fede ecclesiastiche. A quel tempo era l’inquisizione, oggi sono le cosiddette scienze naturali oggettive, di cui i pareri devono essere rivisti e modificati ogni tre anni (come ammettono gli stessi scienziati). L’idolatria della salute e la demonizzazione della malattia, questo è, nei nostri giorni, la dottrina della salvezza del mondo (HEILslehre, cf. HEIL Hitler!) che domina su tutto e su tutti, la vecchia superstizione dei demoni è diventata la mania moderna dei viri. Però, nessuno deve farsi appiopare tutto. Pensieri critici sulla ideologia dei viri diretta da interessi si trova sul sito del Collettivo Socialista di Pazienti e del Fronte di Pazienti – SPK/PF(H) . Vedi p.e. http://www.spkpfh.de/I_porci_del_OMS.htm

  4. Rispondi
    h.drager
    30 Gennaio 2019 at 19:38 #

    correzione: invece di “viri” legge “i virus”, mania dei virus, ideologia dei virus

  5. Rispondi
    Marco Casaioli
    9 Febbraio 2019 at 19:01 #

    Non entro nel merito della polemica (le nostre posizioni sono troppo distanti.lascio ai lettori il giudizio). Sarei curioso di sapere cosa propone al posto delle “cosiddette scienze naturali oggettive”: la Fede? la Tradizione? la Magia? O una qualche “scienza alternativa”? Ma se la scienza “ufficiale” è fasulla, allora esiste una scienza “vera” e una “falsa”. Come si fa a capire quale è vera e quale è falsa? Mi spieghi…
    PS sono comunista, libertario e non ho alcuna simpatia per le multinazionali….

Lascia un commento

Fai clic qui per annullare la risposta.

La campagna 2017 di Comune

Sostieni Comune-info

  • Gli ultimi articoli
  • I più letti
  • Commenti
  • images L’invasione degli “aiuti umanitari” 22 Febbraio 2019
  • samir-flores-1-1078x701-77f73 Quando le Grandi Opere uccidono 21 Febbraio 2019
  • PSX_20181009_212630 Le donne e i silenzi dentro alle mura di casa 21 Febbraio 2019
  • 44426265_783755975290220_6199703025972412416_n Camminare come alberi 21 Febbraio 2019
  • P1010057 Case abbandonate e riuso sociale 20 Febbraio 2019
  • 36177236_568803650180018_4604750522417676288_n Il rifiuto dell’omofobia non si improvvisa 20 Febbraio 2019
  • 16707560182_845937e09b_b Ogni sabato, dieci funerali 20 Febbraio 2019
  • johannes-plenio-331231-unsplash Sostenibilità, equità, solidarietà. Un appello 20 Febbraio 2019
  • 12189243_132879540402116_3580207067172442945_o Dal consumo alla comunità 20 Febbraio 2019
  • 10628187_10206683874835567_4225247051279460431_n Il cammino del guerriero 20 Febbraio 2019
  • Atto contrario (4.800 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Alle figlie ci sono cose da dire (2.270 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Chiara Ferragni, leucemie e mascara (1.244 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • I matriarcati che verranno (1.160 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • È successo qualcosa in questo paese (1.158 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Torna a soffiare il vento di Riace (1.008 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • MRD: Grazie; in effetti ho sbagliato a digitare: la mor...
  • Marina: Salve sono alla ricerca di qualcuno interessato a ...
  • Ula: Grazie per questa campagna ben informata contro Am...
  • Mario: Ma siamo sicuri che la percentuale di mortalità in...
  • luigi bertuzzi: Per il caso in questione ["come" ribellarsi all'or...
  • Nicola: Da padre di una bimba, trovo anch'io stucchevoli, ...
  • giuseppe: Cercherò di andare ad Ancona!...
  • Camillo Coppola: SCIUSCIA' ITALIANI CONTRO COSTITUZIONE. Omissio...
  • Camillo Coppola: SCIUSCIA' ITALIANI CONTRO COSTITUZIONE. Omissio...
  • Camillo Coppola: Questo è quello che ci aspetta,ci si prepara alla ...
Comune-info Social tweets

I contenuti di questo sito sono rilasciati sotto licenza CC BY-NC 3.0 | Informativa sull'uso dei cookies

Powered by Botiq.org
  • Pensare
  • Fare
  • Gridare
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
  • Contatti