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Sempre più ricchi, sempre più poveri

Comune-info | 22 luglio 2013 | 1 Commento

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Le trecento persone più ricche del pianeta hanno più soldi che non tre miliardi e mezzo di poverissimi. Lo segnala Jason Hickel, docente alla London School of Economics, e lo mostra con grande chiarezza un brevissimo video del suo movimento The Rules. Il dato più significativo e allarmante è però che la situazione peggiora di giorno in giorno. Siamo a un passo dal baratro e i medici di un sistema ammalato e suicida non fanno che chiederci di accelerare e far finta che questa mostruosa disuguaglianza sia nella natura delle cose

KENYAIl professor Jason Hickel della London School of Economics, impegnato con il movimento The Rules che lotta contro le disuguaglianze, e autore del video intitolato “La disuguaglianza della ricchezza mondiale”, sostiene che le 300 maggiori fortune del mondo posseggono più denaro che i 3 milioni di persone più povere.

«Citiamo queste cifre perché ci offrono un paragone chiaro e impressionante, ma la realtà è ancora peggiore: le 200 persone più ricche possiedono approssimatamene 2,7 trilioni (1 trilione = mille miliardi) di dollari, una cifra molto superiore a quella che hanno i 3,5 miliardi di persone più povere del pianeta, che insieme arrivano a 2,2 trilioni di dollari», spiega l’economista.

Jason Hickel sottolinea che il suo movimento vuole fare qualcosa in più che illustrare «il brutale indice di disuguaglianza», per eesempio dimostrare che la situazione peggiora di giorno in giorno. Citando una recente ricerca della Ong Oxfam, l’economista rileva che l’uno per cento dei più ricchi ha aumentato le sue ricchezze del 60 per cento negli ultimi vent’anni, la crisi finanziaria accelera questo processo invece di frenarlo.

Nel video La disuguaglianza della ricchezza mondiale, il movimento The Rules spiega come cresce la disuguaglianza con il passare del tempo nei differenti paesi. Così, durante il periodo coloniale, la forbice tra i paesi ricchi e quelli poveri è aumentata da 3:1 a 35:1. Da allora, però, la forbice ha continuato crescere fino a raggiungere un livello di 80:1.

La crescita, secondo Hickel, si deve anche alle politiche economiche neoliberiste che le istituzioni internazionali come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale del Commercio hanno imposto ai paesi “in via di sviluppo” negli ultimi decenni.

“Quelle politiche sono progettate per liberalizzare i mercati con la forza, i mercati vengono così aperti al fine di dare alle multinazionali un accesso senza precedenti alla terra acquistabile a condizioni vantaggiose, alle risorse e alla mano d’opera. Il prezzo da pagare è molto alto: i paesi poveri perdono circa 500 miliardi di dollari l’anno del loro Pil”, spiega il professore, citando l’economista Robert Pollin, dell’università del Massachusetts.

Secondo Hickel, si tratta di un evidente flusso netto di ricchezza che si sposta dai luoghi poveri alle zone ricche. “I governi dei paesi ricchi esibiscono continuamente il costo degli aiuti ai paesi in via di sviluppo e le imprese multinazionali confermano i dati attraverso i rapporti annuali ma nessuno confessa quanto ha estratto dagli stessi paesi”, conclude l’economista.

 

Video

La disuguaglianza della ricchezza mondiale. Il video del movimento The Rules (in inglese)

Tags:crisi, povertà

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1 risposta a “Sempre più ricchi, sempre più poveri”

  1. Rispondi
    Comune-info
    2 settembre 2013 at 21:50 #

    POP ECONOMY A TEATRO A proposito di disuguaglianze e finanza impazzita: se non vi basta il bel video del movimento The rules domenica 8 settembre alle ore 21, al Giardino degli Aranci di Roma (via Santa Sabina), per il Festival internazionale del Teatro Urbano, andrà in scena “Pop Economy”, la conferenza-spettacolo di e con Alberto Pagliarino che trasforma il teatro in strumento di informazione sulla finanza.

    La pièce racconta la crisi globale in modo semplice e puntuale e aiuta tutti a ragionare su come la finanza potrebbe e dovrebbe tornare a svolgere il suo compito originario: indirizzare il risparmio e gli investimenti dei singoli e delle istituzioni verso le imprese migliori, capaci mettere al centro il rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.

    L’evento è promosso dai soci di Banca etica del Lazio. L’ingresso è libero.

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