• Chi siamo
  • Contatti
  • Newsletter
Feed Rss
Comune-info logo
  • Home
  • Migranti
  • Clima
  • Guerra
  • Autogestione
  • Decrescita
  • Scuola
  • Territorio
  • Terrorismo
  • Movimenti
  • Roma
  • Conversione ecologica
  • Rivoluzione
  • Camminare
  • Patriarcato
  • Gas
  • Agricoltura
  • Orti
  • Multinazionali
  • Bici

L’auto privata ha i giorni contati

Comune-info | 15 gennaio 2013 | 1 Commento

Print Friendly, PDF & Email
Trasporti gratuiti a Tallinn (Estonia), ma anche in metropoli come Sydney e a Melbourne (Australia) sono attive alcune linee pubbliche gratuite per gli spostamenti in centro. Crepe nella dittatura dell’auto privata.

Ci provarono a Bologna quarant’anni fa; fu un grande successo, ma dopo tre anni si dovette fare marcia indietro per problemi di bilancio. Sembra un’altra epoca, un altro mondo. E invece nel mondo alcune città stanno ripercorrendo quella strada. Ultima città che, per combattere l’inquinamento e scoraggiare i cittadini a usare l’auto, ha introdotto la gratuità sul trasporto pubblico è stata la capitale dell’Estonia, Tallinn, dove, dall’inizio dell’anno si viaggia gratis su bus e tram. Immediatamente si è verificato un netto aumento degli utenti tanto che il sindaco ha dovuto annunciare l’aumento delle corse per far fronte all’accresciuta domanda.

Tallinn ha poco più di 400 mila residenti, circa un terzo di quelli di Milano, che oltretutto deve fare i conti con un pesante pendolarismo quotidiano che incide pesantemente sul trasporto pubblico locale.

Ma il caso Tallinn non deve essere rimosso solo per questo. Il concetto di funzione pubblica è molto poco di moda negli ultimi anni; la privatizzazione di molti servizi pubblici (troppo spesso si confonde la funzione con il servizio, e cioè la modalità con cui l’amministrazione pubblica declina la funzione) è ormai il main stream del nostro Paese, alle prese con i vincoli di una Europa che rappresenta l’8% della popolazione mondiale, produce il 25 per cento del Pil globale e assorbe il 50 per cento delle spese sociali complessive: 8-25-50, i tre numeri che non lasciano presagire una inversione di tendenza, a meno che non si ridefiniscano le priorità. Cosa significa ridefinire le priorità? Significa quantificare le esternalità sociali e ambientali legate alle modalità di esercizio delle funzioni pubbliche.

Parliamo di trasporti; investire miliardi di euro per nuove autostrade, che devono ripagare gli investimenti per la loro realizzazione, significa rinunciare ad altrettanti miliardi che potrebbero coprire il bisogno di mobilità della comunità. Se si calcolassero non solo i costi di realizzazione, ma anche le conseguenze, le scelte potrebbero cambiare.

Nuovo traffico privato implica necessità di parcheggi, nuovo inquinamento, nuova urbanizzazione e nuovo consumo di suolo, molto superiore al suolo necessario per costruire la nuova infrastruttura. Quanto risparmierebbe il Comune di Milano se il 30 per cento dei cittadini rinunciasse all’auto?

Andrebbe fatto uno studio, ma se si considerassero solo le variabili economiche probabilmente il prodotto interno della città diminuirebbe. Ma la qualità della vita aumenterebbe a dismisura.

Non è solo Tallinn, città relativamente piccola a sperimentare la logica del trasporto pubblico gratuito. A Sydney (foto, Free shuttle) e a Melbourne, metropoli con il triplo degli abitanti di Milano sono attive alcune linee gratuite per gli spostamenti in centro. Ragionare, senza pregiudizi ma con analisi reali delle conseguenze di scelte innovative che vadano in questa direzione rappresenta un passo concreto per definire la città del futuro.

 

(articolo di Francesco Bertolini, pubblicato su il Corriere della sera del 15 gennaio 2012)

 

Leggi anche:

Per un’antropologia dell’automobile [Franco La Cecla]

La conversione ecologica e sociale [Guido Viale]

 

Di seguito, il video dell’azione del collettivo «Jo no pago» nella metro di Barcellona: anche questo è un modo per sperimentare servizi gratuiti… e per gridare No! a liberismo e austerità (e all’aumento del costo del biglietto).

Tags:altra mobilità, gratuità

Tweet
Pin It
Print Friendly, PDF & Email

Iscriviti e seguici

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere gli aggiornamenti.

Articoli correlati

  • In bicifestazione per cambiare le città
  • 28 aprile. Cambiamo noi la strada
  • Più bici vuol dire meno incidenti
  • Neve, car sharing sulla fiducia
  • Tutta n’ata lunga e bellissima Storia
← Persone comuni, resistenza e trasformazione della società
L’agricoltura che salverà il mondo →

Trackbacks/Pingbacks

  1. La rivoluzione comincia in strada | CiclOfficine Popolari - 5 febbraio 2014

    […] Ripostiamo da comune.info un ampio stralcio dello scritto di Chris Carlsson per i venti anni di Critical Mass. Sempre da comune.info vi suggeriamo la lettura di  L’auto privata ha i giorni contati. […]

Lascia un commento

Fai clic qui per annullare la risposta.

La campagna 2017 di Comune

Sostieni Comune-info

  • Gli ultimi articoli
  • I più letti
  • Commenti
  • 0 Un avatar per qualsiasi cosa 26 aprile 2018
  • 18952897_1570923022917958_418330230115992924_n In bicifestazione per cambiare le città 25 aprile 2018
  • 1339590804 28 aprile. Cambiamo noi la strada 25 aprile 2018
  • (FILES) In this file photo taken on September 30, 2017 protesters hold up placards as they take part in the March for Choice, calling for the legalising of abortion in Ireland after the referendum announcement, in Dublin.   
Ireland will hold a referendum on its restrictive abortion laws at the end of May, Prime Minister Leo Varadkar announced on January 29, 2018. "This evening, the cabinet gave formal approval to the holding of a referendum on abortion, which will be held at the end of May," Varadkar said at a press conference in Dublin, adding that the exact date would be known following the conclusion of debates in parliament.
 / AFP PHOTO / Paul FAITH Una barbarie chiamata amore 24 aprile 2018
  • Presi singolarmente sono fragili e soli 24 aprile 2018
  • Gaza-Great-Return-March La Marcia di Gaza e le fazioni palestinesi 23 aprile 2018
  • Abbiamo bisogno di ascoltare 23 aprile 2018
  • 111111111111111Lula Lula, colpevole o innocente? 23 aprile 2018
  • 12046680_1635472010065734_6306905469931006429_n Poveri partigiani e partigiane 23 aprile 2018
  • 1377531723000-GTY-177976617 Perché ci sono armi chimiche in Siria? 23 aprile 2018
  • Amazon addio (6.699 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Amazon e la servitù volontaria (3.294 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Quando ci dissero di aprire il fuoco (2.957 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Beatrice non somigliava a Barbie (2.316 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • La violenza nella e della scuola (1.318 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • Prima che sia troppo tardi (1.307 visualizzazioni nell'ultimo mese)
  • IforMediate: La mediazione -- https://www.iformediate.com -- in...
  • giuseppe: Sono perfettamente d'accordo col messaggio etico c...
  • Simona: Giorni fa sono andata ai colloqui con gli insegnan...
  • sara: Che dire? sicuramente ci sono delle classi di alcu...
  • Mauro: Nè prima, né ora, né dopo... mai Amazon!...
  • Mirella: Purtroppo la violenza del pensiero dei luoghi comu...
  • Gioachino: Aderisco...
  • Tibet Tibetano: Mi permetto in qualita’ di psichiatra ed analista ...
  • enrico avveduto: Istruzione ed educazione non coincidono. Non basta...
  • Elena Battaglini: Il convegno più innovativo, fin dal titolo, per me...
Comune-info Social tweets

I contenuti di questo sito sono rilasciati sotto licenza CC BY-NC 3.0 | Informativa sull'uso dei cookies

Powered by Botiq.org
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, ma non utilizza alcun cookie di profilazione. Per prestare il consenso all’uso dei cookies cliccare su "Accetta". Accetta Maggiori informazioni
  • Pensare
  • Fare
  • Gridare
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
  • Contatti